giovedì 2 febbraio 2012

Messico: il generale aguzzino finisce dietro le sbarre

Città del Messico 01/02/2012 – «La legge è uguale per tutti: anche per i militari». Questo è quello che devono aver pensato i cittadini di Ojinaga, località a pochi chilometri di distanza dal confine con gli Stati Uniti, quando  hanno saputo dell’arresto del generale Manuel Moreno, il comandante delle truppe militari di stanza nella loro città. E chissà che qualcuno non abbia anche gioito per la notizia. Secondo il quotidiano Reforma, infatti, fin dal giorno del suo insediamento nella piccola città dello stato di Chihuahua, il generale avrebbe fatto tutto quanto era in suo potere, e anche di più, per far rispettare la legge e portare avanti la guerra al narcotraffico iniziata nel dicembre del 2006 dal presidente Felipe Càlderon.  Le accuse mosse al generale e ai suoi uomini sono molteplici e vanno dal rapimento all’omicidio, passando per il sequestro illegale di beni che puntualmente sparivano dall’inventario del materiale sequestrato. E tra i beni sequestrati e poi scomparsi ci sarebbe di tutto: automobili, televisori, computer: finanche un bel po’ di stupefacenti. Insomma, il generale e la sua banda non si sarebbero fatti mancare proprio nulla. Ma al di là delle cose indebitamente sottratte, di sicuro i cittadini di Ojinaga si ricorderanno di Moreno per i suoi metodi. Il generale amava trattare tutti allo stesso modo: criminali e non. Bastava infatti  essere un semplice sospettato per ricevere la visita degli uomini del generale. E il più delle volte, quando gli uomini di Moreno bussavano alla porta c’era poco da stare allegri. Secondo il tribunale Militare messicano, la premiata ditta Moreno  offriva ai mal capitati tre opzioni: le botte, il rapimento e, nel peggiore dei casi, il pacchetto completo tortura- omicidio. Adesso, Moreno e i suoi 29 scagnozzi sono in attesa di giudizio: sono stati messi al sicuro, dietro le sbarre, in una delle prigioni dello stato di Jalisco. O forse, sarebbe meglio dire che, adesso, a essere al sicuro sono i cittadini di Ojinaga… visto quello che hanno dovuto  subire dal 2008 a oggi.

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